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    Avviare un’azienda: i 4 passi per lanciare una startup nel migliore dei modi

    Di Paola   |  

    Maggio 24, 2023   |  

    Orange Blog   |  

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    Avviare un’azienda: i 4 passi per lanciare una startup nel migliore dei modi

    Nel 2022 e in generale nel periodo successivo alla pandemia molte persone hanno pensato di avviare un’azienda. Hanno avuto molto successo le “startup innovative”, ovvero quelle ad alto contenuto tecnologico: quale che sia il modello di business di queste startup, i loro strumenti sono quelli più moderni e a volte addirittura precursori di una business innovation raggiunta grazie all’hi-tech. 

    È molto più di una semplice questione di parole: l’UE ha preso coscienza dell’elevata potenzialità di crescita che queste realtà possono portare ai paesi e ha provveduto a incentivarle con il Regolamento “de minimis” recepito anche dall’Italia: chi investe in startup e PMI innovative può godere delle misure adottate dall’Italia ai sensi del Regolamento “de minimis” dell’UE, che consistono in una detrazione IRPEF del 50%

    Anche per l’Italia, infatti, paese generalmente non al passo con le tecnologie più moderne, sembra arrivato un momento d’oro per l’innovazione causato dalla necessità degli ultimi anni di appoggiarsi al digitale e da quella, sempre più pressante per le giovani generazioni, di inventarsi il lavoro. Esempi celebri di questa tendenza sono Iubenda, per l’automatizzazione dei servizi legali, e Scalapay, che applica il digitale al settore finanziario, ma si sono rafforzate realtà anche in altri ambiti come la ricerca medica (Genenta Science), grocery delivery (Macai), monitoraggio delle condizioni ambientali (Wiseair) e molte altre.

    I 4 passi per lanciare la tua startup

    Hai avuto anche tu un’idea e vuoi renderla un business? Ottimo! Avere spirito di iniziativa è una grande qualità e dare vita ai propri sogni trasformandoli in un’attività è la più grande soddisfazione possibile! 

    Il mercato, però, è pieno di aziende e di brand, alcuni famosi, altri molto vicini a te. È inevitabile pensare che la strada che hai scelto sia troppo affollata. Tranquillo, fa tutto parte del gioco e tu puoi spuntarla, basta andare per gradi, muovere passi una volta poste le giuste basi e agire con criterio.

    Quali sono le giuste basi e il criterio? Vediamolo insieme!

    1. Partire con il piede giusto

    Che cosa vuoi fare? Sembra una domanda banale, ma saresti sorpreso di vedere quante aziende non riescono a farsi strada per la poca chiarezza nella risposta. Qual è la tua idea? Quando nasce un’idea il cervello è iperattivo, fa mille ipotesi saltando dall’una all’altra. Ripulisci i tuoi pensieri dal caos del brainstorming e delle intuizioni che ti hanno portato verso la scelta di avviare un business, capisci in che cosa consiste ciò che puoi fare e che puoi dare.

    Qual è il tuo know-how? L’esperienza di ognuno è diversa, la tua è quella che ti permetterà di offrire i tuoi servizi o i tuoi prodotti. Come nasce la tua offerta e quali realtà sono coinvolte nella sua nascita e nella distribuzione? Conosci le persone che saranno interessate? Avere il polso del tuo settore di riferimento non è solo un ingrediente della vendita e del business di successo, è anche quello che ti farà gestire le cose più serenamente, che ti farà sentire a casa e che farà nascere sempre nuove idee.

    Prodotti o servizi? C’è una bella differenza: le due opzioni hanno pro e contro, ma per sfruttare i pro e aggirare i contro devi prima avere chiaro di che cosa offri, l’uno, l’altro o entrambi. Questa scelta ti porterà a capire come gestire la produzione, la comunicazione e la commercializzazione della tua offerta.

    A questo punto hai posto solide fondamenta per il tuo business e puoi procedere verso le fasi successive.

    1. Prodotti e servizi

    Hai capito che cosa vuoi fare, quindi vediamo come gestire un prodotto e un servizio.
    Commercializzare un prodotto significa occuparsi dei processi produttivi, dello stoccaggio, dell’imballaggio e delle questioni logistiche. Hai un negozio fisico nel quale esporre il tuo prodotto? Hai un e-commerce e dovrai spedirlo? O, ancora, il tuo prodotto viene realizzato on demand? Vendere un servizio è tutt’altra cosa: bisogna porre dei limiti su quello che puoi e non puoi fare, diversamente la tua offerta diventerà confusa per i clienti e poco gestibile da te.

    Il valore di un prodotto si misura sui benefici che derivano dall’utilizzarlo. Che siano effettivi vantaggi pratici oppure l’esperienza di utilizzo, il prodotto deve differenziarsi da quello della concorrenza e risultare più invitante. Usarlo deve essere soddisfacente. Il servizio, invece, non essendo qualcosa di materiale sarà valutato sul beneficio dell’esperienza vissuta e sarà scelto per le persone che lo offrono. Naturalmente anche il servizio deve portare a risultati misurabili, ma questi riguardano aspetti come competenze, risparmio di tempo e di energie, ottimizzazione del budget, nuove occasioni e, in generale, un miglioramento nelle condizioni di vita personale o aziendale.

    1. Analisi del mercato

    Ora sai chi sei e che cosa fai, ma chi sono e che cosa fanno gli altri?
    Prima di tutto, definisci chiaramente a chi è rivolta la tua offerta. Un target molto vario può farti pensare di avere più possibilità, ma in realtà renderà solo il tuo business “né carne né pesce” e ogni singola tipologia di cliente sceglierà chi sarà utile per il proprio caso specifico. Pensaci: se avessi bisogno, sceglieresti qualcuno che fa di tutto oppure qualcuno di specializzato esattamente in quello che ti serve? Cerca di essere lo specialista perfetto per il tuo target: chi ti troverà sarà più interessato e tu sarai esattamente quello di cui ha bisogno.

    Chi altri offre i tuoi stessi prodotti o servizi? A meno che la tua idea non sia davvero qualcosa di epocale, ci sarà sicuramente chi fa la stessa cosa, qualcosa di simile o qualcosa che risponda allo stesso bisogno in modo diverso. È fondamentale che tu capisca chi sono questi competitor, perché solo così riuscirai a fare diversamente da loro e meglio di loro. Puoi diventare un punto di riferimento per i tuoi clienti solo quando sai dire qual è il motivo per scegliere te.

    Altro punto importante è quello del prezzo: quanto si aspettano di spendere i tuoi clienti per quello che offri? Cercando online, quali prezzi troveranno? Cerca di non eccedere al rialzo, cosa che scoraggerebbe i clienti (il prezzo è uno degli elementi più forti nel processo decisionale), ma neanche al ribasso perché ti farebbe percepire come di bassa qualità. Vale la pena però invitarti a non intraprendere una guerra dei prezzi scriteriata. Se è vero che devi avere prezzi in linea con il mercato di riferimento, è anche vero che solo tu sai quanto vale e quanto costa il tuo lavoro.

    Se una pizzeria abbassa i propri prezzi per competere con un’altra più economica ridurrà il proprio margine di guadagno, la propria possibilità di investimento e in generale il successo dell’attività. Magari l’altra pizzeria acquista materie prime di minor qualità o tramite filiere più convenienti, oppure ha un target meno disposto a spendere. È su questo che vale la pena ragionare e lavorare, non sul prezzo in quanto semplice numero.

    Conoscere il target, i competitor e i prezzi di mercato ti consentirà di gestire meglio le tue risorse.

    1. Comunicazione

    Sei pronto a scendere in campo e a parlare e far parlare di te! Come pensi di farlo?

    L’elemento centrale di una comunicazione efficace è la coerenza: chi ti vede e chi ti incontra deve sapere che cosa può trovare in te. Il modo di presentarsi nel modo giusto passa quindi per l’identità visiva e per tutte quelle realtà in grado di rappresentare “il primo contatto”.

    Il logo è molto più della tua firma, è la sintesi estrema della tua identità, dei tuoi valori, della tua offerta e del vantaggio che offre. È l’elemento che ti farà riconoscere a prima vista e che susciterà sensazioni legate all’idea che si ha di te. Il logo ha un compito difficile: deve essere immediato richiamando quindi concetti familiari a chi lo vede e, allo stesso tempo, proporli in modo inconfondibile. Deve inoltre essere chiaro su chi sei e cosa fai. Dedica al logo l’attenzione che richiede.

    Un biglietto da visita ordinato e coerente con il tuo brand è uno strumento che può sembrare datato, ma la verità è che non invecchia mai. Combina la sicurezza di una serie di contatti utili a portata di mano con quella di un oggetto fisico e tangibile. Che cosa è riportato sul tuo? E, non meno importante, come si presenta? Sfoggia i colori del tuo logo? Si legge in orizzontale o in verticale? È tutto su un solo lato oppure il fronte mostra il tuo marchio per lasciare il resto al retro? C’è spazio per scriverci note aggiuntive qualora fosse necessario? Come risulta al tatto? I tuoi clienti lo porteranno con loro, non trascurarlo!

    Un sito web funzionale, oggi, è irrinunciabile. Che cosa vuol dire “funzionale”? Vuol dire snello, chiaro, coerente, a misura di utente. Deve essere esauriente e contenere tutto ciò che puoi offrire. Sintetico dove è richiesto il colpo d’occhio, esteso dove viene visitato dalle persone interessate a un tema specifico. Chi visita il tuo sito deve trovare quello che gli interessa in pochissimi click: uno di troppo può voler dire perdere un cliente. Deve essere adattivo, perché ormai moltissime persone navigano il web dal proprio smartphone.

    Come il biglietto da visita e il logo, deve mostrare una palette cromatica coerente con l’identità aziendale e i testi devono essere in linea con il modo di comunicare del brand. Deve essere inoltre ottimizzato lato SEO: un sito pieno di contenuti interessanti e di buone offerte produrrà effetti soltanto se sarà trovato dalle persone e la pagina dei risultati di ricerca di Google è spietata, fai in modo di essere tra i primi. Il sito web è la tua vetrina e la tua casa, lì sei tu a decidere che cosa viene visto di te!

    Le pagine social sono una risorsa potente ma anche dispendiosa: capisci quali sono i social che per te ha senso presidiare e utilizzare. Ogni social ha una propria utenza, valuta quanto può combaciare con la tua. Definisci quanto tempo potrai dedicare alla creazione dei contenuti, alle grafiche, alla scrittura dei post, alle interazioni con gli altri utenti e al monitoraggio. Organizza le tue attività, calendarizza e, nel tempo, capisci che cosa produce per te effetti positivi.

    Trovare le risorse

    Abbiamo visto quali sono gli elementi utili a partire con il piede giusto ma manca un ingrediente centrale: i fondi. Il capitale è uno dei punti più critici quando si avvia una startup: spesso accade di avere idee ma non sapere come finanziarle. 

    Oltre ai finanziamenti statali o dell’UE e agli sgravi fiscali esistono altre possibilità per riuscire a reperire i fondi necessari:

    1. Crowdfunding: ormai noto grazie alla grande quantità di progetti che partono con questa formula, il crowdfunding è la forma moderna della raccolta fondi. Attenzione: ne esiste più di un tipo. Se il crowdfunding “semplice” è quello basato su donazioni di simpatizzanti e di persone che apprezzano il progetto, creare una società vuol dire strutturarne uno con un contratto vero e proprio tra imprenditore e sostenitori;
    2. Strumenti finanziari partecipativi: qualora non disponessi dei requisiti per accedere a determinati capitali o finanziamenti, hai la possibilità di costituire una realtà di gruppo al solo fine di ottenerli. Non è un’azienda né un’associazione. Le persone facenti parte di questo insieme non avranno potere di veto sul tuo progetto, ma dovrà essere messo nero su bianco quello che ottengono contribuendo;
    3. Incubatori: esistono organizzazioni che si dedicano a offrire strumenti di sostegno alle startup e alle aziende, dagli spazi fisici alla progettazione del business. Ne esistono di pubblici e privati: nel primo caso hanno finalità di sviluppo, solitamente di ambito territoriale o settoriale, nel secondo hanno naturalmente una finalità di ritorno economico. Se sei uno studente universitario informati presso la tua università: potrebbe avere un suo incubatore utile per farti sviluppare il progetto!

    Conclusioni

    Ora hai le idee chiare e una panoramica completa, sei pronto per partire!

    Vuoi ricorrere al crowdfunding? Ecco qua gli articoli della nostra guida!

    Ti sei perso gli altri articoli della nostra guida al crowdfunding? Recupera tutto qui!

    Che cos’è il crowdfunding e a chi è utile?

    Presentazione del tuo progetto

    Crowdfunding basato sulla ricompensa, come funziona

    I limiti del crowdfunding

    Diffusione della campagna

    Se hai domande su come iniziare a muoverti nel mercato o su come accedere alle agevolazioni, contattaci! Orange Energy Communication è un’equipe completa che può assisterti in ogni aspetto della vita del tuo brand, dalla costruzione della sua identità fino alle fasi attuative e dell’assistenza fiscale, per dare forza al tuo progetto e portarlo dal cuore del tuo business alle persone!

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